sabato 4 novembre 2017

P.D. Cambiaso - La Quarantena










Le navi che provenivano da porti "infetti" o comunque "sospetti" in materia di malattie contagiose venivano tenute in "quarantena" per un tempo pari a quello di incubazione del "sospettato morbo".
Dette navi dovevano stare all'ancora a ridosso del Molo Nuovo (presso la Lanterna)
Nel 1846 vi era stata eretta una vera e propria "stazione di quarantena" con tanto di cappella (dedicata a S.Rocco) dove gli equipaggi potevano seguire le funzioni religiose. 

Il Cambiaso, in questa immagine (acquarello a seppia) ci mostra le navi con le vele "spiegate". Una evidente "licenza pittorica" per "movimentare la scena, perchè le navi all'ancora nei porti tengono le vele "imbrogliate" per evitare che il vento faccia loro "brutti scherzi" (danni e avarie). E quando fanno lavori di manutenzione alle vele ed alle loro "manovre" (cavi che servono per manovrarle), lo fanno ad una vela per volta.Ma noi perdoniamo volentieri queste piccole "licenze" ad un pittore che più di ogni altro si ha mostrato tanti aspetti della città in un periodo di grandi cambiamenti come la seconda metà del 1800. 

da "Aspetti di Genova nelle Vedute di P.D. Cambiaso" di P.D.Patrone & G.L. Blengino




Se a bordo avevano da sbarcare solo passeggeri potevano inviarli (con i rispettivi bagagli) via mare fino alla Foce dove venivano ospitati nel Lazzaretto per il periodo di quarantena. Le navi potevano quindi proseguire il viaggio, senza però aver ottenuto qui la "patente della sanità marittima".

 Antonio Giolfi Inc su carta 1769 Museo Galata

 


Dell'ormeggio al Molo Nuovo, lontano dal centro abitato, dovevano usuffruire anche le navi da guerra, data la grande quantità di materiali esplosivi e (quindi pericolosi) esistenti a bordo. Ne vediamo una nella stampa di Nicholas M.J.Chapuy (dis)-Isidore L.Deroy(inc.) ca 1850 - conservata nella Civica Raccolta Bertarelli Milano. A sinistra la cupola e gli altri edifici dell'ufficio sanità-quarantena


































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