mercoledì 8 giugno 2016

Genova, una città in guerra i- parte 17a - Le dimissioni di Mussolini – La guerra continua -






Le dimissioni di Mussolini – La guerra continua -


Ci eravamo lasciati, alla fine della scorsa “puntata”  con  una banda che suonava.
Avevamo visto tornare i reduci dalla Russia, avevamo perso l’Africa e Pantelleria e gli anglo-americani erano sbarcati in Sicilia. 
 
Nonostante i ripetuti proclami  sempre più persone ascoltavano ormai le notizie di Radio Londra e le voci circolavano.  La popolazione, ridotta alla fame, si rendeva conto che non si poteva continuare così, e se ne rendevano conto anche “le alte sfere” dei vertici governativi.  Ma non sapevano cosa fare perché ormai avevamo le truppe “alleate” tedesche in casa, venute ad aiutarci a contrastare una ormai sicura invasione da parte degli anglo-americani e gli ordini di Hitler ai suoi erano di resistere ad oltranza. 
 
Bisognava evitare di trovarci la guerra in casa, denunciare il “patto” con Hitler,  negoziare un armistizio con gli “invasori”,  e chiedere gentilmente agli amici tedeschi di sgombrare il territorio italiano e trasferirsi in fretta al di là del Brennero, senza lasciare dietro di sé “terra bruciata”  come avrebbero avuto la convenienza di fare, per non lasciare agli anglo-americani nulla che potesse essere utile agli scopi bellici (ed in tempo di guerra tutto è utile allo sforzo bellico … dalle industrie all’albero di mele … ).

Facile da dire ed impossibile da realizzare. Comunque dovevano provarci.

Nel frattempo il "partito" aveva cambiato la “parola d’ordine   da “vincere”  a  “resistere”  il che è indicativo di un certo stato d’animo … . Infatti il 23 luglio 1943 “la Prora” organo dei fascisti genovesi usciva con questo titolo:

Genova nella seconda guerra mondiale"  di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2





I tempi comunque erano maturi per un cambiamento. Il primo passo, il 25 luglio 1943, fu costringere Benito Mussolini alle “dimissioni volontarie” sostituendolo con Badoglio.

Genova nella seconda guerra mondiale"  di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2


Era domenica, quel 25 luglio e tutto sembrava facile:  fine del fascismo per regio decreto, entusiasmo popolare, falò in piazza di foto del duce, statue ed emblemi del regime fatti a pezzi a furor di popolo, la gente credeva che la guerra sarebbe immediatamente finita e che sarebbe subito tornata la pace e l’abbondanza. 

Genova nella seconda guerra mondiale"  di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2


Si rimuovono i "fasci"  dalla facciata della "casa della gioventù italiana del Littorio"

Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol.4

La statua diCostanzo Ciano viene rimossa dalla Rotonda di Carignano

Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol.4



Ma la doccia fredda arrivò subito a raffreddare gli entusiasmi con il proclama di Badoglio del giorno successivo, confermando che la transizione non sarebbe stata facile né indolore.

Genova nella seconda guerra mondiale"  di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2


Come risposta, le maestranze delle fabbriche genovesi entrarono in sciopero dal 26 al 28.  I vari partiti politici uscirono timidamente da un ventennio di clandestinità, ma la censura militare continuava a gravare sulla stampa che, non poteva dirsi ancora “libera” nonostante la sostituzione dei capi-redattori dei vari giornali con giornalisti non compromessi col regime.


Il Fronte Nazionale diffuse il seguente volantino:

Genova nella seconda guerra mondiale"  di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2



I rappresentanti dei partiti antifascisti riuniti emisero un altro volantino

Genova nella seconda guerra mondiale"  di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2


Il 29 Luglio viene sciolta la “Camera dei Fasci e delle Corporazioni” e nel contempo “temporaneamente vietata la formazione di qualsiasi partito politico.  L’elezione di una nuova Camera dei Deputati viene rinviata alla fine della guerra. In pratica viene instaurata una dittatura militare.

Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol.4



C’era una reciproca diffidenza tra i rappresentanti dei partiti antifascisti di Genova, appena usciti da una lunga clandestinità, e peraltro ancora ufficialmente vietati,  ed i prefetti che erano rimasti gli stessi di prima, tanto che la prima riunione fra il perfetto di Genova ed i rappresentanti dei partiti avvenne solo il 9 settembre quando ormai la città era praticamente sotto controllo delle truppe tedesche. 

Tergiversavano un po’ tutti, dal governo, impegnato a cercare una soluzione impossibile, alla ex “opposizione clandestina” che prendeva tempo per darsi una organizzazione e per capire come muoversi nella nuova ed ancora mutevole situazione politica di quei giorni. 

Non tergiversavano gli anglo-americani, che si aspettavano una resa immediata ed il 2 Agosto già trasmettevano da Radio Tunisi questo minaccioso comunicato:
“” Otto giorni sono trascorsi dalla caduta del fascismo e il governo Badoglio temporeggia a richiedere l’armistizio. Le nostre forze dell’aria vi colpiranno con crescente vigore e presto si combatterà sul vostro territorio continentale. Italiani: siete stati ingannati da Mussolini ed ora anche Badoglio vi sta ingannando.””

E non era solo una vana minaccia.  Infatti nella notte tra il 7 e l’8 agosto gli Inglesi bombardano quasi contemporaneamente Genova, Milano e Torino. A noi toccano 72 Lancaster con 169 ton. di bombe.
Riporto il testo di Tito Tuvo in “Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale” G. Mondani editore:




Ed ora un pò di foto che mostrano i danni subiti dagli edifici della città iniziando con il Carlo Felice.
Qui mentre sta ancora bruciando:

Genova nella seconda guerra mondiale"  di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2

Genova nella seconda guerra mondiale"  di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2


Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol.4


De Ferrari

Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol.4


Genova nella seconda guerra mondiale"  di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2


Basilica della Nunziata

Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol.4


Pammatone

Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol.4



La Rinascente in via Roma, sventrata dal tetto ed incendiata.

Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol.4


Chiesa di S.Pietro alla Foce

Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol.4



S. Silvestro in Sarzano

Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol.4

Case in Sarzano

Genova nella seconda guerra mondiale"  di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2



S. Salvatore in Sarzano

Genova nella seconda guerra mondiale"  di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2



S. Stefano

Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol.4


S.Stefano e portici di via XX settembre

Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol.4



Via Fieschi.

Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale di Tito Tuvo Mondani editore vol.4


 Piazza del Popolo.

Genova nella seconda guerra mondiale"  di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2


S. Pancrazio

Genova nella seconda guerra mondiale"  di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2
 
Genova nella seconda guerra mondiale"  di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2


Palazzo Tursi 

Genova nella seconda guerra mondiale"  di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2



Salita Belvedere a Sampierdarena

Genova nella seconda guerra mondiale"  di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2



 Ponte Colombo

Genova nella seconda guerra mondiale"  di Carlo Brizzolari, Valenti editore, vol 2


Ancora una volta Genova pagava un alto prezzo in vite, beni  e tesori artistici alla pazzia della guerra. E non sarà l'ultima volta perchè il peggio deve ancora venire.




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