domenica 22 maggio 2016

Genova - una città in guerra - parte 15a - I Surrogati






1943 - tempo di guerra - tempo di "surrogati" -

Nato nel 44, non ho ricordi degli anni di guerra, ma anche nel dopoguerra i "surrogati" hanno continuato per qualche anno ad avere un buon mercato. Sarà che il caffè costava caro, sarà che i soldi erano pochi, sarà che ormai i miei a fare sacrifici erano abituati, sarà... o meglio "è stato" (visto che ci riferiamo ad un ormai lontano passato....).

Insomma "c'era una volta la cicoria", surrogato del caffè in tempo di guerra ed anche dopo.... I miei riservavano religiosamente il caffè alla tazzina del mezzodì, mentre il caffelatte del mattino si faceva con la cicoria. Poi, qualche anno dopo, con una miscela di caffè e cicoria, sempre più ricca di caffè, finchè la cicoria venne definitivamente abbandonata. 

Ma io ho ancora vivo il ricordo del tipico pacchetto della "Miscela Leone".






Non posso invece ricordare il "caffè di Astragalo" anche chiamato "caffè Americano" che si faceva durante la guerra tostando e macinando i semi di una favacea spontanea chiamata "Astragalus Boeticus" . Ne veniva fuori un liquido "leggero" che appunto ricordava in consistenza e sapore il caffè "americano". 

da "Storia Fotografica di Genova nella seconda guerra mondiale" di Tito Tuvo Mondani editore vol. 3


Non sapevo esistesse, finchè non ho visto la foto qui sopra.... invece si vendeva nei bar, durante la guerra ed a parte tutti i lutti e le rovine che portano le guerre... basterebbe pensare di dover bere quella roba al posto di un buon espresso a consigliarci di mantenere la pace....



1 commento:

  1. ricordo anche il "Malto dell'Abate Kneipp" e la "pura cicoria Vero Franck" della Soc.An.Franck, Milano Industria Nazionale dei Succedanei al Caffè (ne ho un paio di scatole - vuote - ed un libro che ricorda i 75 anni, edito negli anni 50 o 60)

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