mercoledì 8 aprile 2015

Genova - San Martino











L'antica strada partiva da porta Romana, attraversava il Bisagno sulle 28 arcate del lungo ponte di Sant'Agata e diventava via San Fruttuoso.  Da qui, con salita della Noce, iniziava il sali e scendi che portava a Quarto, Quinto e così via.
Quando l'antica strada romana cominciava ad inerpicarsi su per la salita della Noce si era già in San Martino  d'Albaro, ridente borgata collinare che qui vediamo rappresentata in una mappa del Vinzoni risalente al   1720 ca.

 Pianta delle due riviere - Rilievi di Matteo Vinzoni dal 1720


In questa foto dei primi del 1900 vediamo la chiesa ed il nucleo di case circostanti , visti da levante, e la valletta dove poi verrà costruito lo stadio sportivo.
 





Dell'epoca rimane solo la chiesa  di San Martino  e poche piccole case  nelle stradine adiacenti.

La chiesa venne costruita all'incirca nell'anno mille e se ne hanno le prime testimonianze scritte in documenti del 1143 che la menzionano come Pieve di S.Martino, con autorità sulle chiese di S.Fruttuoso, Albaro e Sturla.
La chiesa venne rifatta totalmente nel 1846, e dopo di allora non ha subito importanti modifiche strutturali.

Qui vediamo la facciata della chiesa in una foto degli anni 70.


Chiesa di S.Martino d'Albaro da:  Conoscere Genova vol. VIII  -  edit.  Mondani





Purtroppo ci manca una foto d'epoca del versante occidentale di S.Martino
Possiamo solo inserire una foto "moderna"  che ci mostra il Forte di S.Martino e le nuove costruzioni che gli fanno corona.

 




La strada romana passava fra le colline evitando di spingersi fino al mare e San Martino si trova appunto fra la collina di Papigliano e l'erta collina  di Santa Tecla.


San Martino era quindi in collina, collina dolce, dal clima salubre, ricca di orti e frutteti con poche case di contadini e residenze estive di ricchi genovesi.

Fra queste residenze la villa dei Boccanegra, meglio conosciuta come "Castello Boccanegra"  oggi restaurata ed inserita nel complesso ospedaliero del San Martino.

Agli inizi del 1900 poco restava della residenza di questa illustre famiglia, degradata a fienile e ricovero per  bestiame. Eccone una immagine parziale che ben illustra l'uso "agricolo" di quegli anni.

dal libro: Un ospedale, una città,  da Pammatone a San Martino - di G.Regesta e M.Paternostro - ed. De Ferrari
 



Qui la vediamo per intero, ancora diroccata ed in abbandono.

dal libro:  San Francesco d'Albaro di Sandro Ferrara ed. Nuova editrice Genovese




Oggi, restaurata, la villa è parte integrante del complesso ospedaliero di San Martino con la funzione di biblioteca e sala conferenze.

dal libro: Un ospedale, una città,  da Pammatone a San Martino - di G.Regesta e M.Paternostro - ed. De Ferrari




Nel 1873 San Martino veniva inglobato nel Comune di Genova, perdendo la propria autonomia decisionale ed amministrativa.

Abbiamo accennato prima all'Ospedale.  Oggi, parlando di San Martino non si può prescindere da questa grande realtà che qualifica e per tanti versi condiziona la vita del quartiere.

Alla fine del 1800 San Martino venne scelta come sede del nuovo ospedale che doveva sostituire gli ormai obsoleti Pammatone e lo Spedale degli incurabili.

I lavori di costruzione del  nuovo ospedale iniziarono nel 1907 e proseguirono per lotti successivi negli anni seguenti. Qui vediamo appunto le operazioni preliminari di sterro del 1906.

da: Genova e paesi circostanti vol 1 -  ed. Mondani




Nel 1910 venivano ultimati i primi 5 padiglioni di medicina. Nel 1912 si metteva mano al lotto successivo ma dal 1915 i lavori vennero rallentati per l'inizio della guerra, anche se per un certo tempo vi furono impiegati anche prigionieri di guerra austro-ungarici.
I lavori ripresero lena nel 1920 e l'ospedale fu inaugurato il 2 dicembre 1923. Qui abbiamo una vista dell'ospedale , ripreso da Santa Tecla , nel 1925.
Sullo sfondo vediamo la palazzata di via S.Martino e la collina d'Albaro.

 Osp.S.Martino e collina d'Albaro da: GENOVA SCOMPARSA  -   ed. MONDANI





In questa immagine una veduta della fase di costruzione delle cliniche universitarie sul viale Benedetto XV nel 1929.

da:  LA GRANDE GENOVA - BOLLETTINO MUNICIPALE 1929




ed infine una veduta degli anni 30 con l'edificio della direzione con tram e taxi sul piazzale.

Osp. S.Martino anni 30 da:  GENOVA SCOMPARSA  -   ed. MONDANI




Sempre negli anni 20 veniva costruita via Barrili, raccordando così via Torti a via San Martino.
Ne vediamo appunto lo sterro in questa immagine del 1921.

Via Barrili-Torti 1921 da GENOVA SCOMPARSA - ed. MONDANI





Così pure, negli anni 20, per assicurare un miglior collegamento di S.Martino con piazza Tommaseo e con la stazione Brignole, venne costruito il Corso Giulio Cesare, ora corso Aldo Gastaldi, che qui vediamo con la Casa dello Studente, completata nel 1938.






Chiudiamo con "lo stadio della Nafta" , oggi stadio Carlini realizzato nel 1912 ed aperto al pubblico nel 1927,  con una cartolina d'epoca .

da:  Le più belle cartoline di Genova di V.E.Petrucci  -  edit. SAGEP





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