mercoledì 22 maggio 2013

San Fruttuoso: Il Santuario della Nostra Signora del Monte




google map


A Seguito della visione di luci prodigiose apparse a più riprese sulla sommità della collina, nel 958 fu eretta la prima Cappella dedicata alla Nostra Signora del Monte.
Nel 1183 la Cappella venne ingrandita diventando una Chiesa cui nel 1222 venne aggiunto il Monastero.
Nel 1230 divenne Santuario.
Rielaborata più volte nel corso dei secoli successivi, assunse la forma attuale nel 1658.

Veduta del Santuario della Madonna del Monte nel 1900.  In primo piano il Contubernio d'Albertis per le sordomute.

L'Opera Pia Contubernio d'Albertis per le sordomute fu fondata con R.D. 15.3.1863 a seguito del lascito testamentario dell'Arcivescovo Giovan Battista Albertis che legò allo scopo la sua villa in località Paverano  (Marassi) alle pendici della collina della Madonna del Monte.L'edificio fu ingrandito nel 1905 ma qui lo vediamo nella versione precedente all'ampliamento.



Santuario e Salita Vecchia del Monte (a destra della foto). La Salita Vecchia, come dice il nome è stata la prima strada, costruita a cura dei frati. che collegava il Santuario all'abitato di San Fruttuoso ed al tracciato della "vecchia Aurelia".
Sulla sinistra si vede Villa Imperiale con un inizio di Via Imperiale.
Sopra alla Villa Imperiale si intravede il percorso a zig-zag della "Salita Nuova" fatta realizzare dalla famiglia Saluzzo a metà del 1700. Lungo questa salita si snodano le cappelle della "Via Crucis".

Cartolina Ed. non rilevato - sped. 1910


Santuario e Salita Nuova nella parte finale.

Cartolina Ed. non rilevato - sped 1911


Chiostro del Convento

Foto di Sergio Gandus



Cartoline ricordo.

Cartolina Ed. non rilevato - non circolata

Cartolina Ed. Civicchioni Chiavari - non circolata

Cartolina Ed. Civicchioni - sped. 1930



Nostra Signora del Monte con il Bosco dei Frati.
Al Centro-destra vediamo Villa Imperiale e, per "par condicio", segnaliamo al centro-sinistra  l'istituto delle Suore Gianelline da dove inizia la Salita Nuova del Monte che conduce al Santuario.
In primo piano fa "brutta" mostra di sé il Ponte di Terralba in costruzione che scavalca i molti binari della ferrovia.
Cartolina ed. non rilevato - non circolata


 Il Bosco dei Frati.

google map



A proposito del Bosco dei Frati, ricordiamo che fu donato al Monastero da Raffaele Adorno nel 1444.
Costituiva una riserva di caccia dove venivano invitati i personaggi importanti in transito a Genova. Una targa marmorea ricorda che il re delle Due Sicilie vi abbatté tre cervi. 
Questa notizia ci è stata data da Sergio Gandus, fortunato proprietario del libro: "il giro di Genova in 501 luoghi, che appunto la riporta come vediamo nella foto:

Foto di Sergio Gandus










 



Nessun commento:

Posta un commento